29 November 2015, Artribune
Laudation (it)

Va a Heiner Goebbels il Premio Franco Quadri 2015.

Il 30 novembre incontro con il pubblico alla Naba, poi consegna al Piccolo Te

“Compositore, regista e pensatore tedesco non inquadrabile in categorie predefinite, è autore di un linguaggio artistico e curatoriale attraversato da forte tensione politica. Il lavoro di decostruzione di convenzioni teatrali, musicali e visuali – che ha raggiunto gli apici in Surrogate Cities, Stifters Dinge, e nelle recenti produzioni Delusion of the Fury e De Materie – testimonia l’urgenza di un profondo dialogo tra diverse discipline”: l’incipit della motivazione del Premio Franco Quadri 2015, conferito a Heiner Goebbels, può essere utile a ricordare la caratura dell’artista a cui l’Associazione Ubu per Franco Quadri assegnerà, lunedì 30 Novembre al Piccolo Teatro di Milano nel corso della Cerimonia di Premiazione dei Premi Ubu 2015, il riconoscimento dedicato a “un maestro o una promessa della creazione contemporanea, della critica o della produzione, non solo teatrale”. Per l’occasione, Goebbels riceverà il premio dalle mani dell’artista Giorgio Andreotta Calò, che ha creato appositamente un’opera, della quale la Fonderia Battaglia di Milano ha curato la fusione in bronzo, ispirata alla figura di Franco Quadri. Nel pomeriggio dello stesso giorno, il regista parteciperà all’incontro-conversazione The Drama of Perception, a cura di Francesco Bernardelli e Piersandra Di Matteo, presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano: “Artista creatore a 360 gradi, Heiner Goebbels da molti anni sospinge l’universo del teatro verso scenari di intensa esperienza percettiva e di auto-riflessività critica, testando continuamente le abitudini e i meccanismi innescati dalle arti della scena, rimettendone in discussione strutture e fondamenti alla base. Questa continua e inventiva esplorazione non lineare fra teatro, musica, suono, parola e architettura trasporta verso una vera e propria ingegneria del sensibile in grado di offrire spazi per l’immaginazione e un teatro non di semplice intrattenimento”.